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L’etichetta del vino: qual’è la sua origine?

21/01/2024

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Impossibile concepire un mondo senza di lei. L’etichetta rappresenta l’identità di un prodotto, una necessità intrinseca al suo commercio, poiché il commercio è l’essenza stessa del mondo. La sua funzione è essenziale, e svolge un ruolo chiave.

La Storia:

L’affascinante storia dell’etichetta del vino, spesso sottovalutata, ha radici ancor più profonde di quanto comunemente si creda. Risalendo all’antichità, scopriamo che gli Egizi, maestri dell’ingegneria e della simbologia, idearono la prima forma di etichettatura.

Le loro anfore, sigillate con fango e argilla, venivano contrassegnate con dettagli cruciali come l’anno di produzione, la provenienza e persino il nome del produttore. Un’autentica forma di espressione artistica e identità per il prezioso contenuto.

L’Antico Egitto

Un passo cruciale avvenne durante gli scavi della tomba di Tutankhamon nel 1922, quando l’egittologo Howard Carter rinvenne anfore con iscrizioni dettagliate, dando vita al primo esempio documentato di etichettatura del vino. Le scritte riportavano informazioni come “Anno 4 per la casa di Tutankhamon” o “Vino di buona qualità dei possedimenti di Aton”, conferendo un’identità ricca di storia a ciascuna bottiglia.

L’evoluzione

Il periodo successivo vide Greci e Romani adottare la pratica dell’etichettatura sulle anfore, e questa tradizione si trasferì successivamente alle bottiglie di vetro. Tuttavia, fu nel 1600 in Inghilterra che il pioniere Sir Kenelm Digby introdusse bottiglie di vetro per lo sparkling Champagne, suggellate con tappi di sughero.

L’introduzione della Litografia

L’evoluzione dell’etichetta si arricchì ulteriormente con l’introduzione della litografia da parte di Alois Senefelder alla fine del Settecento.

La capacità di stampare molte copie della stessa etichetta, arricchita da colori vivaci, segnò una svolta estetica e commerciale.

Nel 1840, Henri-Marc della Maison De Venoge portò un tocco di eleganza alle bottiglie di Champagne con etichette illustrate, anticipando un nuovo capitolo nell’arte delle etichette.

In Italia, nel XIX secolo, i produttori piemontesi e siciliani, fornitori della Casa Savoia, furono pionieri nell’utilizzo di etichette che, sebbene non enfatizzassero la qualità del vino, esprimevano immagini ispirate alla vita contadina e all’araldica.

Dal 900 ad Oggi

L’evoluzione accelerò nel Novecento con l’avvento della stampa offset, che portò a etichette più commerciali. Tuttavia, con il passare del tempo, le tecniche di stampa avanzate e l’uso di materiali innovativi hanno dato nuova vita alle etichette, trasformandole in un’opera d’arte che si fonde armoniosamente con la bottiglia di vino. 

Oggi, le etichette non sono solo un mezzo per identificare il contenuto, ma rappresentano un elemento fondamentale nella narrativa visiva e nella comunicazione con il consumatore finale. Incidono inoltre sulla scelta di effettuare o meno l’acquisto da parte del consumatore.

Alcuni esempi di etichette

Ecco alcuni esempi di etichette recuperate dal web

Sperando di avervi incuriositi vi invitiamo a seguirci, pubblicheremo prossimamente un’articolo dedicato alle nobilitazioni di stampa! 🙂

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