L’Helvetica, carattere tipografico nato nel 1957 da un’idea di Eduard Hoffmann, (direttore della fonderia Haas di Münchenstein di Basilea, Svizzera), e disegnato da Max Miedinger, ha una storia davvero intrigante.
Nel contesto dell’emergere del successo globale del carattere Akzidenz Grotesk, Hoffmann incaricò Miedinger, all’epoca un disegnatore freelance e ex impiegato della Haas, di creare un nuovo carattere bastone, privo di grazie per preservare l’azienda dal fallimento imminente.
Inizialmente chiamato Neue Haas Grotesk, il carattere fu successivamente rinominato nel 1961 Helvetica (derivato da Helvetia, il nome latino per la Svizzera), quando le società tedesche Stempel e Linotype lo introdussero sul mercato.
1961-1970
Questo momento segnò l’inizio di una rivoluzione nel lettering, con l’Helvetica che conquistò rapidamente il mondo della pubblicità, venne utilizzato per la costruzione di famosi loghi aziendali, per la segnaletica dei trasporti, le stampe d’arte e molte altre forme di comunicazione d’impresa.
L’Helvetica raggiunse l’apice della popolarità negli anni ’70 per la sua eleganza, neutralità e tecnicismo, tanto apprezzati dalla scuola svizzera per la loro essenzialità, alta leggibilità e risolutezza formale.
1984-89
La sua inclusione nei caratteri di sistema di Macintosh nel 1984 confermò la sua presenza anche nella grafica digitale.
Grazie all’intervento di Massimo Vignelli nel dicembre 1989, l’Helvetica divenne il carattere ufficiale per la segnaletica di New York, superando il preferito dell’epoca, lo Standard (Akzidenz Grotesk).
L’uso dell’Helvetica nella comunicazione visiva
Numerose aziende multinazionali, come Evian, Nestlé, Epson e Bayer, hanno adottato l’Helvetica (nella varie declinazioni) per i loro loghi.
Il carattere ha anche influenzato il grafico italiano Bob Noorda nella creazione del carattere Noorda, utilizzato per la segnaletica della metropolitana milanese nel 1964.
Nel 2007, il documentario “Helvetica”, diretto da Gary Hustwit, approfondisce la storia e l’impatto culturale di questo carattere.
Nel 2015, Tommaso Labranca e Luca Rossi fondano la rivista Tipografia Helvetica, omaggiando così la casa editrice ottocentesca e il carattere stesso. Purtroppo, la rivista cessa le pubblicazioni nel settembre 2016, poco dopo la morte di Labranca, con un numero speciale dedicato a lui.
L’eredità di Helvetica, tuttavia, persiste nella sua rilevanza culturale e nel suo impatto duraturo nel mondo della grafica e della comunicazione visiva